Uno dei disturbi femminili più diffusi è la mestruazione dolorosa o dismenorrea caratterizzata da dolore crampiforme al basso ventre più o meno associata ad altri sintomi generali come gonfiore addominale, nausea, cefalea, mal di schiena, gambe pesanti e dolenti, cambiamenti di umore.
Il processo fisiologico che sostiene il ciclo mestruale è molto complesso in quanto necessita di collaborazione e coordinazione di diverse componenti anatomiche nella loro funzione come l’utero con la sua muscolatura, vascolarizzazione e innervazione, la colonna vertebrale e il bacino per collegamenti strutturali e neurologici, il cranio che custodisce l’ipofisi, ghiandola guida del sistema ormonale. Le prostaglandine determinano la contrazione dell’utero e spiegano la sensazione di crampi all’addome nei primi giorni del ciclo.
Il tutto dovrebbe avvenire in assenza di difficoltà per il sistema o comunque in maniera limitata. Una percezione dell’avvenimento e una sintomatologia associata lieve può rientrare nella normalità, ma l’eccesso che porta al dolore debilitante merita attenzione.
Prima di tutto è necessario verificare se sono in corso patologie a carico degli organi genitali come cisti ovariche, endometriosi etc. rivolgendosi al proprio ginecologo. Valutata l’assenza di controindicazioni al trattamento l’osteopata può essere d’aiuto ricercando le cause che limitano il buon funzionamento del sistema nel suo insieme e porre rimedio tramite stimolazione manuale delle strutture interessate.
Spesso il sintomo viene messo a tacere ricorrendo ad analgesici o mettendo a riposo le ovaie evitando il problema, ma è importante dargli ascolto riconoscendo la difficoltà che, in alcuni casi, è possibile superare permettendo alla natura di svolgere il suo compito senza sofferenza.