Il mal di testa, o cefalea, è un malessere molto diffuso nella popolazione e per alcuni può essere molto debilitante.
Esso è causato dall’alterazione dei meccanismi e dei processi fisiologici che attivano e coinvolgono strutture sensibili allo stimolo del dolore, localizzate in alcune zone della testa e del collo come muscoli, nervi, arterie e vene, tessuti sottocutanei, occhi, orecchie etc.
Da un punto di vista medico esistono vari tipi di cefalea. Le forme più diffuse sono quelle cosiddette primitive o idiopatiche, cioè di cui non si conosce la causa (salvo ipotesi): sono la cefalea tensiva e l’emicrania. Una delle forme secondarie più diffusa, cioè che deriva da altre condizioni patologiche, è quella conseguente a problematiche cervicali.
Da un punto di vista osteopatico le possibilità di miglioramento di situazioni croniche o comunque ricorrenti sono notevoli, sia per le cefalee primarie che secondarie.
L’azione diretta sul cranio che valuta e successivamente riequilibra le strutture ossee che lo compongono, può avere effetti importanti su tutte le strutture ad esso collegate, migliorando la vascolarizzazione locale, il messaggio del sistema nervoso e la fisiologia degli organi presenti.
Oltre a ciò è importante tener presente che si ragiona sempre nella globalità, quindi si osserva la persona nel suo insieme e si tratta ciò che è necessario per il ripristino di un equilibrio globale; le difficoltà dell’organismo come un bacino con limitata mobilità o un fegato congestionato, tramite collegamenti anatomici possono manifestarsi con il mal di testa.
Come per ogni disturbo, anche di fronte alle cefalee è importante adattarsi alla persona che si ha di fronte, col suo vissuto e col suo presente. Ogni individuo è unico e come tale deve essere valutato e trattato.