Una sintomatologia molto diffusa è la lombalgia o lombo-sciatalgia. Spesso, quando si vuole andare a fondo della situazione, si procede con esami diagnostici e si riscontrano protusioni o ernie discali, pensando quindi, siano la causa del dolore. Ma non sempre è così.
Il disco vertebrale è come un cuscinetto che ammortizza e asseconda le vertebre tra le quali è interposto. Se le forze ascendenti e discenti che agiscono su di esso non sono in equilibrio il cuscinetto non può lavorare bene, mettendo a rischio la sua integrità. Quindi in una prima fase si può riscontrare la protusione, cioè il cuscinetto è un po’ sbombato ma l’anulus fibroso che contiene il nucleo polposo è ancora intatto; se le sollecitazioni persistono in maniera importante può degenerare in un’ernia, cioè la fuoriuscita di parte del nucleo polposo a causa della rottura dell’anulus fibroso.
Spesso la protusione o l’ernia può esser vista come conseguenza e non come causa del disequilibrio e quindi del dolore. La causa che crea la lombalgia, può esser la stessa che, dopo diverso tempo, ha sollecitato il disco intervertebrale fino a farlo degenerare.
È per questo motivo che eliminando le difficoltà di movimento e di funzione tramite la manipolazione dei tessuti dell’intero sistema le sollecitazioni possono risultare meno dannose, la circolazione locale può migliorare e quindi assorbire lo stato infiammatorio instaurato, le vie nervose possono essere libere nella trasmissione del messaggio e la sintomatologia può alleviarsi fino a scomparire.
L’osteopata non rimette dentro l’ernia (come qualcuno si chiede), ma contribuisce nel creare le condizioni migliori affinché tutto possa funzionare al meglio ripristinando un equilibrio globale, con la collaborazione della persona stessa.