METODO FSC

Il metodo FSC (Facilitazione dello Sviluppo delle Cerebropotenzialità) nasce dall’intuizione ed esperienza del dott. Castagnini, conseguenza di un lavoro durato diverse decadi, con tutti i tipi di patologia in cui lo sviluppo del bambino viene compromesso fin dalla nascita per cause ereditarie, genetico-cromosomiche o traumatiche.

L’osservazione dei movimenti spontanei dei neonati e della capacità di controllo posturale unite alla valutazione delle competenze locomotorie e neurofunzionali  permette l’apprezzamento dello sviluppo NeuroPsicoMotorio e di compararlo con quello che dovrebbe essere secondo l’età anagrafica.

Se sono presenti dei ritardi o difficoltà si consiglia il trattamento precoce.

La gestione quotidiana di tutti i bimbi (che presentino o meno difficoltà), permette loro di ricevere i giusti stimoli; diventano quindi importanti le posizioni da mantenere durante la giornata, il modo di vestire e svestire, come tenere in braccio etc. affinché ogni gesto sia funzionale al loro sviluppo.

Una buona gestione quotidiana, unita a una stimolazione riabilitativa adeguata laddove sia necessario, spinge il bimbo a sviluppare il massimo del suo potenziale, sia che presenti problemi o meno.

Il primo anno di vita del bambino è determinante per tutto il suo futuro sviluppo, è il tempo più importante per ‘esperienza ed educazione’.

Il trattamento di facilitazione, valutata la necessità, consiste nel far svolgere al bambino alcuni esercizi in grado di facilitare l’adeguamento allo sviluppo fisiologico  grazie all’impegno quotidiano e costante dei genitori.

Dà ottimi risultati se intrapreso entro i primi 3 mesi di età, c’è una buona risposta entro 6 mesi, entro 1 anno e anche oltre si può far molto.

Il bimbo alla nascita, anche quando ci sono problemi particolari, traumatici, ereditari, genetico-cromosomici, ecc.  è dotato sempre e comunque di tutto il potenziale necessario al suo sviluppo, possiede cioè sempre la matrice fondamentale dello sviluppo. Ma tutto quello che un bimbo avrà e sarà da grande è frutto  della sua interazione – integrazione con esperienza personale, educazione, ambiente nel suo insieme.

L’uomo e il suo futuro dipendono per il 10% dalla genetica e per il 90% dall’educazione, dall’ambiente, dall’esperienza personale. (Da De Negri M. Manuale di  Neuropsichiatria infantile)

La definizione della terapia adatta ed efficace in caso di ritardi o di patologia dello sviluppo può essere la seguente:

Terapia neuropsicomotoria su base neuropsicoevolutiva evocante schemi congeniti o innati di carattere neuropsicomotorio mediante stimoli adatti in posture adeguate, applicata ogni giorno per un tempo sufficiente, individuato in almeno 4 sedute al giorno per 20 minuti per seduta, con la collaborazione dei famigliari.

Ci sono particolari condizioni alla nascita e nella storia anamnestica pre e post-natale del bambino che già di per sé fanno sospettare il rischio di un futuro sviluppo anormale:

  • parti dismaturi
  • parti gemellari
  • parti distocici (forcipe – ventosa – taglio cesareo – parto podalico etc)
  • parti prematuri
  • parti da gravidanze a rischio
  • parti da madri diabetiche
  • parti da madri con gestosi
  • indice di Apgar inferiore a 3 al 1’  e inferiore a 7 a 5’
  • crisi convulsive neonatale
  • iperbilirubinemia a rischio, ittero neonatale   grave
  • crisi ipoglicemiche ed ipocalcemiche con segni neurologici
  • neonati con infezione in atto
  • parti con liquido amniotico molto tinto o melmoso

Naturalmente non tutti i bimbi che presentano nella storia anamnestica uno o più di questi dati di parto a rischio presenteranno delle difficoltà, ma il 98% dei bimbi con problemi molto evidenti e gravi che vediamo nella società civile di oggi (a parte le sindromi ereditarie più o meno note) ne presentano uno o più.

È importante conoscere e tenere presente le più evidenti tappe di sviluppo motorio:

  • fino a 6 settimane: è presente la riflessologia primaria e fondamentale (tonica) che deve gradualmente sfumare per poi  scomparire  alla fine del secondo mese di vita quindi entro le 6-8 settimane di vita la reflessologia tonica viene integrata in schemi più evoluti  e funzionali allo sviluppo.
  • 2 mesi: sorride e segue un oggetto in movimento. Prono (a pancia sotto) inizia a sollevare il capo e si appoggia sugli avambracci.
  • 3 mesi: si mette le mani in bocca ed effettua le prime prese. Ti guarda con competenza. Prono sorregge bene il capo e lo gira, l’appoggio è sui gomiti.
  • 4 mesi: si gira sul fianco, riesce ad afferrare gli oggetti e li porta in bocca.
  • 4.5 mesi: prono, con un appoggio asimmetrico, allunga il braccio per afferrare un oggetto. Inizia a giocare sul fianco.
  • 6 mesi: è in grado di effettuare un rotolamento completo. Prono mantiene il capo sollevato con mani in appoggio e braccia tese.
  • 7 mesi: porta i piedi in bocca. Prono alza il pube. Cerca la soluzione per spostarsi, spinge con le mani e va indietro.
  • 8 mesi: si mette in quadrupedia (in appoggio su mani e ginocchia) e dondola avanti-indietro.
  • 9.5 mesi: striscia, avanza a gattoni, si siede sul sedere.
  • 10 mesi: col busto eretto e in appoggio sulle ginocchia lavora e gioca utilizzando le mani, libere da appoggi.
  • 11 mesi: si mette in piede appoggiandosi.
  • 12 mesi: posizione eretta aggrappato, navigazione costiera. Cade sul sedere. Dice 4 parole di senso compiuto.
  • 18 mesi: 10 parole.
  • 20 mesi: 20 parole.
  • 24 mesi: 40 parole.
  • 36 mesi: 3000 parole.

Ecco qualche utile consiglio:

  • Ogni 15 minuti cambiare la posizione del bimbo alternando fianco sinistro, pancia sotto, fianco destro. La posizione supina è bene mantenerla solo per necessità e quando dorme di notte o quando non è possibile controllarlo.
  • Mettere il bimbo seduto o in piedi prima che lo sappia fare autonomamente è un errore! Da solo, piano piano, saprà raggiungere queste posture; prima di quel momento lo si metterà solo quando è strettamente necessario (come in macchina o per la pappa).
  • Organizzare uno spazio a terra con un bel tappeto, lontano dai pericoli dove possa ingegnarsi nella sua evoluzione. Sono altamente sconsigliati l’utilizzo di sdraiette, box, girello.
  • Il gattonare è una fase fondamentale nello sviluppo motorio, coordinativo, di sperimentazione dello spazio. L’uso delle mani in appoggio e sostegno è molto importante per facilitare l’apprendimento. Il bimbo deve avere le condizioni ideali per poter sviluppare queste capacità, prima di tutto possibilità e libertà di movimento.
  • Incoraggiare il bimbo nella sua autonomia, sottolineando i suoi progressi lodandoli.
  • In sua presenza parlare lentamente, scandire le parole, favorire le filastrocche, dare un ritmo per favorire l’apprendimento verbale.

Lo sviluppo NeuroPsicoMotorio mette le basi nei primi mesi di vita: non perdere tempo, osserva, metti in condizioni ideali il tuo piccolo e se vorrai assicurarti del suo corretto sviluppo contattami, affinché la sua crescita imbocchi e mantenga la strada della Salute.

Per ulteriori approfondimenti riguardo il metodo FSC puoi consultare il sito ARC I Nostri Figli Onlus 

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